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sabato 21 luglio 2012

O'ZAPFT IS - MONEY NEVER SLEEP

fine settimana tempo di resoconti
complessivamente da inizio anno 223.643,47 euros netti ovvero + 41,42% rispetto al capitale capitale impegnato (540.000 euros).
resoconto grafico 

aggiornamento grafico  

posizione in carico long 6690,47*16 > 6705

il dax è arrivato al millimetro sul primo tg del movimento up iniziato a inizio giugno, tg rappresentato dalla prima line azzurra su frame settimanale e/o giornaliero.

da lì è partita la mediazione di ieri mancata di 2 punti scarsi il giorno prima! la logica dell'apertura è invece mancata completamente in fase di chiusura. avevamo un gap up da chiudere (e si doveva chiudere prima di ripartire) e un volumetrico a nostro favore e abbiamo chiuso su valori anticipati.

non contenti siamo anche andati in copertura (quella di giovedì è stata tardiva, compatibilmente con i nostri tempi, ma poteva rendere molto di più se solo fossimo arrivati alla line azzurra di cui sopra) impelagandoci con un bruttissima operazione a chiusura gap. 

speren ben.

la prossima cinquina precede la riunione della fed del 1 agosto p.v., con l'euros a ridosso dei minimi da 2 anni, c'è da aspettarsi la massima pressione sfruttando macro e trimestrali.

in questi giorni si discute molto se euros/italia sia un matrimonio da disfarsi (il farsi risale alla fine dello scorso secolo ovviamente). di seguito i parere opposti di confindustria e di bank of america in aggiunta al post-rinvio del prof bagnai, la cui lettura da qualche tempo è diventata un piacevole e quasi doveroso passatempo educativo per menti stanche. 

giovedì u.s il nostro parlamento ha approvato il patto fiscale che ci impegna a più che dimezzare (da 126% al 60%) il nostro debito pubblico entro il 2033/34. i modi per rispettare il patto (pacta servanda sunt, ci ricordano i romani) sono tre, o cresciamo d'impeto a livelli da paese post bellico o tagliamo esponenzialmente nell'ordine di 40/45 bilioni di euros all'anno (la corrente revisione di spesa prevede tagli per 29 bilioni da qui al 2014 ovvero c.a. 10 bilioni all'anno) oppure cresciamo e tagliamo. la prima ipotesi appare inverosimile nell'immediato, la terza è un ideale a cui dobbiamo sperare, la seconda è l'alternativa certa magari ammorbidita dal tentativo di svendere e/o privatizzare il bene pubblico. monti sostiene la non necessità di manovre correttive (compresa un eventuale patrimoniale) per l'anno in corso, che sia vero o no importa relativamente a questo punto. quello che avremmo voluto sentire e/o leggere come cittadini e che avrebbero dovuto pretendere di sapere chi ha votato il patto, è come e dove tagliare 40/45 bilioni di euros all'anno in un paese dato in recessione fino almeno al 2014. 


irrealizzabile, pura carta straccia salvo scatenare la rivolta sociale. di bilioni parla anche la rivista "il mondo" di ieri. leggo che gli italiani tentano la fortuna per un ammontare complessivo di 44.6 bilioni di euros all'anno con una spesa netta di quasi 9 bilioni, cioè ne giocano 45 e ne incassano in premi 36, l'80% c.a.! a dirla tutta mi pare un cifra molto bassa rispetto a quella che avevo letto altrove qualche mese fa in cui si parlava di 75/85 bilioni all'anno con una spesa pro capite teorica superiore al lordo di una busta paga media! lo spread è notevole ma le cifre sono impressionanti a prescindere. 

mercoledì sera mi muoverò alla volta di milano ove mi raggiungerà il resto della truppa venerdì p.v. settimana breve.