fdax: + 307,6 euros
a vedere dove son ritornati 5350, mi vien da sorridere perchè venerdì e giovedì erano i nostri price di arrivo.
vabbè
vediamo gli indici
il dax mensile
il dax settimanale
niente di strano all'orizzonte: segnale di inversione di trend di medio lungo già avvenuto l'altra settimana, resta un unico appiglio alla tesi di nuovi minimi: la resistenza a 5460/70 come nel 2003.
l'sp500 mensile
l'sp500 settimanale
anche qui nulla di nuovo, segnale di inversione non ancora realizzato a pieno.
il nostro indice e la sua struttura
come già detto ci dovremo accontentare di una batteria di dati immobiliari. spingeranno ancora? proprio non so, caricano e scaricano con la stessa velocità e con i book semi vuoti è da presuntuosi dire se trattasi di distribuzione o accumulazione o + semplicemente di trading range utile a far cassa.
per ora abbiamo stoppato una sequenza di 4 settimane consecutive di gain. io rimango dell'idea, espressa già l'altra settimana, che si debba tornare sul fibo a 5170/80 per ricaricare o mollare molto + in basso, da lì decideremo un over. in ogni caso ci saranno 200 punti veloci da fare.
altri 200 punti sicuri arriveranno alla prossima rottura dei 5460/70.
per fortuna che il 16 di agosto quest'anno è caduto di domenica ed è stato molto + tranquillo di quello di 2 anni fa. quel giorno lo sberna rinviò molte cose di qualche mese attraverso la prima mossa di politica monetaria del suo mandato. il 16 di agosto 2007.
nel frattempo sono arrivati dati incoraggianti da germania e francia. come al solito serve capire quanto di reale ci sia e quanto sia l'effetto della bolla in atto, soprattutto andando a leggere le specifiche dei 2 dati.
in ogni caso l'italia si colloca sotto la media europea. nulla di nuovo, intendiamoci. ma visto e considerato che in settimana è uscito uno studio che ci vede come locomotiva insieme alla uk della ue recovery permettetemi un sorriso (ah a scanso di equivoci, io sono un elettore di destra ma la ricerca dell'ottimismo a tutti i costi non mi piace. un sano realismo sarebbe molto + utile a responsabilizzarci)
rimane la disoccupazione. sul foglio c'è un articoletto che spiega perchè nonostante un lumicino di speranza, la disoccupazione continuerà a crescere o a non scendere.
è vero. come scrissi su advfn in un post dell'ottobre 2007 sul thread "correzione", la disoccupazione non è un elemento direttamente correlato alla ripresa. non è mai successo e non succederà.
su advfn in questi giorni ho scritto anche che questa crisi avrà un unico effetto: esportare ulteriore manufatturiero fuori dall'area euro con conseguente ulteriore indebolimento di tutta l'economia dell'area.
non credete a chi dice che l'importante è il know how, il terziario: noi pensiamo, gli altri producano. oggi un cinese riesce a copiarvi un prodotto per cui avete lavorato e studiato per mesi, in pochi giorni e se vuole lo fa anche molto meglio e i vs brevetti ve li stampa in faccia con colla tossica.
si calcola che l'india formerà c.a. 7.5 milioni di informatici (signori informatici, ricordo che la germania importa informatici dall'india) da qui al 2014. + del 10% dell'intera popolazione italiana, bambini compresi. ci troviamo di fronte a paesi che hanno da soli + popolazione dell'intera europa messa assieme. può bastare il know how di un cervello italiano di fronte a queste masse di cervelli avidi di raggiungere i nostri stessi livelli di benessere?
secondo me no ed è per questo che sono convinto che a fine crisi le sacche di disoccupazione nell'area euro saranno talmente alte che il mercato non sarà comunque capace di riassorbirle. avremo un disoccupazione latente come si dice ben superiore agli standard a cui siamo abituati, quindi, costi sociali e perdita di produttività che ci porteranno direttamente dentro ad un altra e + grave crisi.
una disoccupazione che colpirà tutti indiscrinatamente. a treviso si sta verificando un fenomeno particolare. il tasso di licenziamenti tra il personale impiegatizio delle pmi sta raggiungendo lo stesso livello di quello del personale operaio in senso stretto. un fenomeno che nelle precedenti crisi non si era mai visto e che può fungere da cartina di torna sola di quelle che sono le prospettive delle imprese della zona.
sentivo sabato che ci sono 3 milioni di italiani in + in vacanza. non so. la mia treviso dev'essere un eccezione, perchè tante macchine in giro per le strade nella settimana precedente il 15 agosto non le ho mai viste. avevamo programmato di traslocare in questo periodo, contando proprio sul fatto di poter lavorare in santa pace ma devo constarare che il baretto vicino allo studio normalmente chiuso in questo periodo, è pieno di gente dal mattino fino a sera.
ieri e oggi ero nei dintorni di bologna e pur lì ho visto una saccata di macchine e allora ho chiesto al dady della mia metà se per caso non si fossero ritrovati lì parte di quei 3 milioni di italiani.
da buon bolognese mi ha guardato sorridendo. pure lui negli ultimi mesi ha iniziato ad usare la c.i. a rotazione; vera novità per un azienda che la crisi del 2002-2006 non l'ha neanche marginalmente sentita, continuando a macinare fatturati in crescita del 10/12% anche quando il pil boccheggiava.
le abitudini son difficili da cambiare. le abitudini. se fumi, rinunci al caffè, alla brioscina pur di prenderti la tua merita rossa, e se non ci arrivi, passi alla rossa di qualità inferiore. le vacanze sono diventate qualcosa di irrinunciabile, dice lui.
sarà vero? non so. se uno non può non può. se ci va vuol dire che può. se uno ha figli penso che pensi a risparmiare se è già in condizioni difficoltose. credo però, perchè io non sono padre e ancora mi permetto di fare un sacco di debiti.
15000 € a tanto ammonta il debito medio di una famiglia italiana. non saranno i 200K e passa $ degli americani, ma noi siamo conosciuti come le formichine d'europa. forse è meglio dire eravamo. il patrimonio di risparmio costruito dalle generazioni passate si riduce ad ogni crisi e le nuove generazione, me compreso, hanno crismi diversi dai genitori.
ma anche qui ci viene in soccorso un altro dato. gli italiani nonostante la crisi riescono a risparmiare. ma come e quanto non è dato sapere.
come detto io ultimamente faccio sempre + fatica a capirci qualcosa e questo non è proprio bene visto il mio lavoro ma per ora son riuscito a coprire bene questa mia deprimente difficoltà
l'altro giorno guardavo questo sito, alla voce "tribunale di" ho cliccato treviso e ho notato che c'è una marea di gente che deve vendere forzatamente casa. fino a 18 mesi fa, vi posso garantire che il sito non arrivava a + di 8 pagine e l'ottava era mezza vuota. si saran venduti casa per andare al mare?
lo stillicidio di aziende. nei primi 4 mesi dell'anno, c'erano stati + fallimenti di tutto il 2007. certo la nascita di nuove società supera quelle che si cancellano. ma non sappiamo che tipo di società siano. sono delle p.i. di operai costretti a mettersi in proprio per lavorare come operai? io credo di sì, meglio ne sono sicuro.
non sono ne un pessimista ne tanto meno un ottimista, sono apatico quindi realista. io questa recovery non la vedo e non la vedo nei modi in cui viene prospetatta. ripeto il motore dell'uscita dalla crisi non sarà la cindia (leggete bene questo) sarà ancora una volta l'america e il suo consumatore.
ma questo motore è ancora molto ingolfato e ci metterà parecchio per risistemarsi senza la leva usata in questi ultimi 25 anni.
chi dice che siamo all'inizio di un nuovo ciclo toro non so a che mondo guardi. spero abbia veramente ragione ma io sono + propenso a pensare che siamo in piena entropia, fenomeno che ha già caratterizzato l'inizio del secolo scorso.
chiudo perchè ho divagato con i miei pensieri.
domani:
long: 5180, s.l. 5160 t.p. 5205
short: 5470, s.l. 5490, t.p. 5445
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